Oscar e Shingen – Prologo
PROLOGO
IL DESTINO DI NYRA
Posti incantati, nature rigogliose e quiete.
Nyra il potente regno dei draghi d’oro.
Atheros e Bestor, quella mattina, si recarono dalla draghessa Matgar.
<<Se si potesse vivere ogni giorno così sarebbe magnifico, Atheros!>>.
<<Sono contento di essere giunto finalmente a un accordo.
Del resto la mia bambina doveva pur spiccare il volo e ha scelto tuo figlio… per non perderla del tutto oggi siamo qui ad ascoltare la proposta della potente Matgar.
Sarà una bella sorpresa per quei due…>>
<<già Atheros! Devi ammetterlo, però, per lo meno sarà sempre protetta>>
<<me lo auguro! Me lo auguro vivamente Bestor. Se dovesse accaderle qualcosa, io, morirei. Lo sai quanto ancora soffro per la perdita di mia moglie Primith>>
<<andrà tutto bene Atheros!
Anche Matgar, la creatrice dei regni dei draghi ha voluto Gramzon, valoroso Re dei draghi d’argento, al suo fianco e non è stato un problema per i regni unirsi e vivere in simbiosi>>
<<Matgar non aveva scelta; era sola al mondo e Kilmor, padre di Gramzon, aveva promesso a Flame, madre di Matgar, che si sarebbe preso cura della sua piccolina ed avrebbe fatto di Nyra il regno per eccellenza… e oggi è anche più imponente di un tempo.
Unendo le due razze, il regno non solo è più vasto ma è anche divenuto il “primo regno”. Quello dal quale dipendono tutti gli altri>>.
Poi Bestor si fermò.
<<Atheros ci siamo! Queste sono le porte di Nyra…>>.
<<Dovremmo farci annunciare all’illustre Matgar>>, aggiunse Atheros.
Matgar gli accolse calorosamente.
Il loro accordo prevedeva che North, figlio di Bestor e, la dolce Atma, figlia di Atheros avrebbero dovuto creare un nuovo regno, chiamato Tarà e, su di esso, regnare.
Questo però avrebbero potuto farlo solo se sul serio desideravano unirsi in matrimonio affinché si potesse mantenere l’equilibrio fra i regni dell’antica Dragorath.
Sul nuovo regno avrebbero dovuto osservare delle regole fondamentali.
Prima di tutto avrebbero dovuto assicurare la pace mantenendo lontane le forze del male.
North, inoltre, non avrebbe potuto mai più sperare di essere il possessore del Cristallo di Luce ma assicurare ugualmente protezione ad Atma e alla loro prole e per finire insieme avrebbero dovuto vegliare su Ailar e Hilo, i loro regni di origine.
Bestor, certo della saggezza infusa in North, firmò per primo l’accordo e subito dopo Atheros, contento di poter finalmente rivedere e riabbracciare la sua Atma.
Così ringraziarono Matgar e spiccando il volo si diressero ad Ailar.
North e Atma stavano discutendo del loro futuro; di quanto sarebbe stato bello viverlo in serenità, senza contrasti e sofferenze; quando, alzando gli occhi al cielo, videro arrivare Bestor e Atheros.
Atma corse nella sua tana mentre North decise che era il momento giusto per affrontare Atheros.
Bestor si affiancò a suo figlio e iniziò a spiegarli la situazione.
North, attonito, corse da Atma a esporle subito l’accordo.
Fu sul serio una grande sorpresa per entrambi e decisero subito che si poteva partire alla ricerca di una terra incontaminata dove poter fondare il fantastico regno di Tarà.
Atma e Atheros, dopo lunghi anni, poterono finalmente riabbracciarsi e Atma decise di ritornare per un po’ a Hilo.
Bestor e il suo North iniziarono a lavorare per erigere il nuovo regno, aiutati da Sacor e Shila, rispettivamente il suo protetto, e la sua saggia amata, divenuta cavaliere dei draghi d’oro.
Passarono tre lunghi anni prima che Tarà potesse essere abitata.
Nel frattempo Bestor decise di far stringere un patto a Sacor.
<<Sacor, ho deciso! Ti sei dimostrato valoroso e degno a tutti gli effetti di essere un cavaliere… >>
<<Bestor, io….>>.
<<Te la senti di affrontare il rito che ti permetterà di unire la mia anima con la tua?>>.
Sacor rimase zitto, immobile, a guardare il maestoso Bestor…
<<Vieni, ti porterò in un luogo>>.
Si avviarono verso Yeur, il piccolo castello della fortezza di Ailar che conteneva il Cristallo di Luce.
<<Salve Horn. Sèitr dove è?>>
<<salve potente Bestor>>
<<Horn, tu mi hai cresciuto… per me sei come un padre… chiamami solo Bestor…>>
<<ciao Bestor…!>>.
Si sorrisero poi Horn continuò a parlare:
<<Sèitr sta facendo il solito giro di ronda>>.
<<Se hai bisogno di riposo, va pure anzi raggiungi Sèitr e passate qualche ora con le vostre famiglie.
Io e Sacor dobbiamo entrare quindi non c’è bisogno di guardie per ora>>
<<se è così, ne approfitto…>>.
Bestor gli sorrise.
<<Allora, pronto Sacor?>>
<<Bestor ma in cosa consiste?>>
<<lo vedrai presto…>>.
Bestor spalancò le porte di Yeur.
Il Cristallo, attirato dal suo creatore, brillava più del solito.
Il Cristallo oltre che dalle porte di Yeur era protetto da una mezza torretta poligonale scoperta in sommità così da lasciar scorgere lo splendore della luce che sprigionava. Era, inoltre, sigillato da uno scudo e una possente lancia.
<<Sacor tu non dovrai far altro che rompere il sigillo che impedisce di aprire la torre. Salirai sul mio dorso e, dopo aver pronunciato a voce alta un giuramento, dovrai estrarre per prima la lancia e subito dopo lo scudo del drago… Ti senti pronto?>>.
Sacor annuì ma, forse, non sapeva quali responsabilità prevedeva questo giuramento…
Allora salì su Bestor e a voce alta gli giurò fedeltà con queste parole:
<<AIKA MO ELESS ONORAR LANY, MAEDHROS LOLIN LŰ DIR ATAN EL LIURIN NIENNA NARMO LANY LESSIEN MALAWEN LY LOLIN AM ROD NEHIT EL DIR AM DRETH>>1
- Antica Lingua di Nyra. Giuramento del Drago: Giuro di non tradirti mai, starò sempre al tuo fianco e nessuna notte potrà mai essere buia e fare paura se sempre con te camminerò e tu con me …
Subito dopo estrasse la lancia e poi lo scudo… il sigillo che chiudeva la torre si dissolse e una forte scossa, paragonabile a un fulmine, fece sobbalzare Sacor che cadde a terra privo di sensi.
Quando si risvegliò, era nella tana di Bestor e Shila gli stava vicino, fiera di aver accanto a lei un uomo saggio e forte…
Bestor gli si avvicinò:
<<Come stai, cavaliere!!!>>
<<ora bene; cosa mi è successo?>>
<<hai giurato; ora le nostre anime sono unite>>
<<potrò vedere con i tuoi occhi, sentire come te… essere immortale…>>
<<per tutto questo ci vuole tempo, allenamento e pazienza… L’immortalità non l’hai ottenuta perché è custodita nel profondo del Cristallo, solo il tempo ti dirà se potrai usufruirne!
Ora riposa ancora un po’ questi giorni saranno intensi>>.
<<Bestor?>>
<<Sì, Sacor?>>
<<Grazie…>> e poi si riaddormentò…
Shila si recò su Tarà, non vedeva l’ora di comunicare la splendida notizia ai suoi amici.
Ormai era stata abitata e popolata da North e Atma che, con amore, regnavano indisturbati.
Inoltre Atma aveva messo al mondo ben sei piccoli e astuti draghetti, accolti con gioia da chiunque andasse su Tarà e anche la loro accoglienza era molto calorosa e Shila ne sapeva qualcosa perché, ogni volta che si recava sul loro regno, correvano da lei ad “abbracciarla”…
Quei sei draghetti erano la felicità di Bestor e Atheros che non facevano altro che viziarli, coccolarli e istruirli a essere forti e saggi.
North apprese la notizia di Sacor ma il suo sguardo s’incupì e chiese ad Atma il permesso di allontanarsi per un po’ da Tarà promettendole che sarebbe tornato prima che i loro cuccioli fossero divenuti adulti…
Shila decise di vegliare su Atma per tutto il tempo che North fosse stato lontano dal loro regno.
Così North iniziò il suo viaggio solitario.
Si recò, però, prima ad Ailar.
Bestor non c’era; ci trovò solo Sacor che riposava.
<<Salve potente cavaliere>> esordì North
Sentendo la voce di North si svegliò…
<<Salve North… È molto che non vengo a farvi visita ma in questo periodo ho avuto molto da fare… e ora che io lavori sodo affinché possa sul serio e a tutti gli effetti essere degno di quella nomina.
Come procedono le cose su Tarà?>>
<<Tutto bene o quasi, i cuccioli crescono, Atma è perfetta! Vorrei anch’io esserlo per lei ma ultimamente non sto facendo un buon lavoro… e tu? Sempre in allenamento a quanto pare…>>, ridendo esclamò North…
<<Hai ragione dovrei allenarmi, non dovrei e non vorrei deludere Bestor>>
<<E ora dove è?>>
<<Da Atheros, credo>>
<<Questa è la lancia che sigillava il cristallo?>>.
<<Si è lei e questo è lo scudo del drago>>.
Ci fu un attimo di silenzio poi North chiese a Sacor di seguirlo.
<<Dove dovremmo andare?>>
<<Mi chiedevo se avevi voglia di passare del tempo con me, mi allontano un po’ da Tarà…>>.
<<Io non posso abbandonare il mio compito, Bestor non me lo permetterebbe…>>.
<<Per suo figlio lo farebbe e comunque potremmo allenarci insieme>>.
<<Devo attendere il suo ritorno prima>>
<<E dai Sacor, lo leggo nei tuoi occhi che sei curioso quanto me di sapere quali poteri poter raggiungere>>
Sacor lo guardò perplesso.
<<Non so di cosa parli e comunque credo che sia meglio che tu stia vicino ad Atma>>.
Nel frattempo arrivò Bestor…
<<Oh! Il mio North. Ti fermi qui con noi?>>
<<No padre! Ero in partenza come spiegavo a Sacor…>>
<<Per dove?>>
<<Girerò un po’, vorrei rafforzarmi per assicurare una migliore protezione ad Atma>>.
<<E nel frattempo Atma?>>
<<È in ottime mani, con Shila. Padre ho proposto a Sacor se avesse voluto farmi da guida, visto che ormai è un valoroso cavaliere, insieme potremmo allenarci e fortificarci…>>
<<Per me non ci sono problemi, Sacor cosa ne pensi?>>.
Sacor guardò North forse aveva percepito qualcosa ma non ne era sicuro e quindi per non disonorarlo annuì dicendo:
<<Se per voi, Bestor, non ci sono problemi, accetterò l’umile richiesta di North… ma devo prima avvisare Shila>>.
Allora insieme a North si recò su Tarà.
<<Ciao Shila>>
<<Che bella sorpresa Sacor! Già di ritorno North?>>
<<No, Shila il mio viaggio ancora deve avere inizio…>> le rispose North, poi andò da Atma.
<<Allora Sacor, come mai già oggi lontano da Bestor?>>
<<North mi ha chiesto se potevo fargli compagnia… tu cosa ne pensi?>>.
<<Se credi che anche questo possa esserti di aiuto per diventare ancora più forte va pure, del resto è meglio che North sia in compagnia>>.
Sacor annuì e stringendola e sé le promise che non l’avrebbe mai abbandonata e che al suo rientro avrebbero finalmente coronato il loro sogno.
L’avrebbe sposata e avrebbe vissuto con lei fino alla fine…
Shila pianse e si strinse di più a Sacor bisbigliandogli:
<<Mi raccomando siate prudenti>>
Poi, Sacor, salì su North e insieme si allontanarono verso Sud.
Viaggiarono a lungo, visitarono regni, si allenarono tra loro, sfidarono creature della notte e malvagie… si creò una salda complicità.
Per North era dunque il momento giusto, quello che aspettava da tempo, sapeva che ormai in Sacor si era insinuata l’idea di fama e potere tanto desiderata anche da lui ma che col tempo aveva perso per non tradire Atma.
<<Sacor credo sia giunto il momento di fare rientro ad Ailar. Un anno è passato e credo di poter essere soddisfatto di ciò che abbiamo costruito insieme>>.
<<Lo credo anch’io e comunque voglio rivedere Shila e devo comunicare a Bestor che mi sento pronto per l’immortalità…>>.
<<Sacor, io sono fiero di te.
Tu che ne dici di aiutarmi un’altra volta?>>.
<<Dimmi North!>>
<<Io sono stato privato di tutto.
Amo la mia famiglia ma ho dovuto rinunciare agli enormi poteri del Cristallo>>.
Sacor lo bloccò
<<Non ti posso aiutare>>
<<Tu sei il solo che può.
Hai rotto il sigillo, i guardiani ti conoscono e ti rispettano>>.
<<North, dove vuoi arrivare?>>
<<Allora ruberai il cristallo e divideremo il potere.
Renderemo felici Atma e Shila>>
<<Lo sono già.
Hanno noi, non hanno bisogno di nulla>>
<<Il Cristallo le renderà più felici>>
<<Ragiona North dovremmo tradire Bestor>>
<<E lui che mi ha tradito.
Poteva farmi vivere su Ailar senza mettere in mezzo Matgar>>.
<<avrebbe rotto l’equilibrio dei regni>>
<<Chi è più importante l’equilibrio o io?>>
<<Tu è ovvio. Allora io ti chiedo chi è più importante il Cristallo o Atma?>>
<<Ma che domande! Lo farei comunque per Atma>>
<<No, tu lo faresti per te!>>
<<E per te! Per te Sacor! Per mio padre non sarà mai il momento di farti arrivare all’immortalità… fidati di me>>
<<North levati dalla mente certe idee e facciamo rientro ad Ailar.
Il futuro mi attende…>>
North non volle insistere e lo ascoltò.
Arrivarono finalmente ad Ailar. Bestor era su Tarà e si diressero lì.
Al loro arrivo ci fu tanta felicità e commozione…
<<Nooooorth!>>
<<Cara Atma, i cuccioli, i nostri cuccioli, come sono cresciuti…>> Shila corse tra le braccia di Sacor e lo strinse come non succedeva da quella notte che decise di viaggiare con North.
Iniziarono a raccontare le loro avventure.
Poi Sacor si fece forza:
<<Bestor, io ho intenzione di unirmi in matrimonio e credo anche di essere pronto per ….>>
Bestor lo interruppe
<<Sono felice per la vostra decisione ma di “calcasil” ne riparliamo io devo constatare, lo sai, funziona così>>
“Calcasil” era il termine che Bestor coniò per parlare con Sacor di immortalità, ogni qual volta ce ne fosse stata occasione.
Sacor si zittì, si sedette e guardò North, il quale gli fece un sorriso quasi allusivo.
Entrambi si capirono al volo.
Sacor non riprese mai più il discorso con Bestor, neanche quando era lui a volerlo, ormai in una piccola parte del suo puro cuore si era insinuata un po’ di ambizione, quella che bastava per aiutare North nel suo intento, così da poterne usufruire anche lui…
In una notte piuttosto tempestosa North tardava a fare rientro a Tarà.
Atma preoccupata incaricò Shila di cercarlo. Shila accettò senza remore e ne avrebbe approfittato anche per andare alla ricerca di Sacor che ultimamente gli sembrava un po’ strano.
Li trovò senza nessuna difficoltà ma, purtroppo, con sua triste sorpresa, si trovò partecipe di un discorso che, sicuramente, non avrebbe voluto ascoltare mai.
North e Sacor si trovavano in prossimità della fortezza di Ailar in una vecchia torre che veniva utilizzata come fortino in caso di invasione.
<<Allora Sacor, mi raccomando. Tanto passerai senza nessun problema i guardiani di Ailar hanno fiducia in te. Ruba il cristallo e corri. Io ti aspetterò fuori Yeur ad ali spiegate pronto a spiccare il volo>>
<<D’accordo North farò come dici. Promesso allora io immortale, tu re assoluto. Felicità per me e Shila e per te e la tua famiglia>>
<<Sacor, si, sarà così… per sempre. Ma cosa hai?>>
<<Nulla, spero vada tutto bene>>
Sacor era un po’ perplesso, in viso pallido e con lo sguardo di ghiaccio…
Shila non perse tempo, corse da Bestor ad avvisarlo del doloroso tradimento.
<<Sapevo che Sacor non avrebbe aspettato eppure sono stato fiducioso.
Avevo notato in lui un cambiamento ma non mi sarei mai aspettato che avrebbe tradito il nostro giuramento… “nessuna notte potrà mai essere buia…”>>
Ormai, quasi, rassegnato si disse Bestor…
<<Corri, corri Shila! Sii più veloce del vento avvisa Matgar e Gramzon del doloroso tradimento, poi metti al sicuro Atma e la sua prole, io cercherò di fermare mio figlio e il mio “protetto”>>
Shila senza parlare si allontanò da Bestor, il quale si diresse alla fortezza di Ailar ma North e Sacor erano già andati via.
North con Sacor sul dorso atterrò vicino Yeur-Lanor, dove, Horn e Sèitr; draghi guardiani, e una barriera magica proteggevano il cristallo ormai senza sigillo.
<<Salve Horn, salve Sèitr>>
<<Salve nobile Sacor, Salve potente North>> risposero.
<<Come mai in questa notte così tempestosa lontano da Tarà>> continuò Horn
<<Sono stato incaricato da Bestor. Devo fare un servizio nei sotterranei, sapete a Tarà il cibo scarseggia. Accompagnavo North alla ricerca di qualcosa che fosse all’altezza di sfamare i suoi cuccioloni ma la tempesta dell’ovest ci ha impedito di proseguire oltre. È rimasto qualcosa nei sotterranei?>>.
Ai piedi della torre dove era contenuto il cristallo, infatti, c’era una scalinata dalla quale si accedeva ai sotterranei che contenevano le provviste di cibo…
<<Non saprei>> esclamò Sèitr
<<Potremmo controllare>> asserì Horn
<<Ottima idea… allora entro…>>
<<Aspetta Sèitr! Allora, Sacor, hai detto che Bestor è già a conoscenza dei fatti, giusto?>>
<<Horn, ma ti pare e comunque anche se non lo fosse non farebbe storie, io sono suo figlio figurati se lascerebbe me e la mia famiglia senza cibo. Dai Sacor. Atma sarà anche in pensiero…>>
<<Allora entra pure North…>>
<<Se non vi dispiace entrerà Sacor. Essendo meno ingombrante potrà scendere meglio nei sotterranei di Yeur>>
<<D’accordo, prendi tutto quello che c’è di commestibile>> disse Sèitr
<<Sacor, il sacco!!!>> esclamò North…
Sacor con molta facilità riuscì ad oltrepassare la barriera magica, spalancò le porte di Yeur, l’immensa luce del cristallo lo avvolse, le porte si richiusero dietro di sé ma, lui, si bloccò …
<<Ora esco, non me la sento di tradire Bestor… no, non posso… North si infurierebbe! Ah ci sono, racconterò tutto a Bestor… lui mi aiuterà, lo farà ragionare, io sposerò lo stesso Shila. Bestor col tempo mi istruirà ancora e finalmente raggiungerò l’immortalità… si farò così…>>
Sacor stava per riaprire le porte quando…
<<E ora? Come faccio ad uscire, North mi ucciderebbe… Toccherò il cristallo, al solo tocco mi infonderà un potere sovrumano>>
Sacor si avvicinò piano piano al Cristallo e lo sfiorò…
Bestor che era in volo per cercarli venne percorso da un brivido agghiacciante che gli impediva di volare ma la sua forza di volontà era più forte; eppure era come se una lama lo stesse trafiggendo al cuore.
Sacor vicino al cristallo si lasciò di nuovo sopraffare da una sete irrefrenabile di potere, la stessa che lo accomunava a North.
Nel frattempo North cercava di distrarre Horn e Sèitr… ma invano.
<<Ci sta mettendo tanto… ora entro>>
<<Horn, tranquillo, vedrai che ora esce…>>
<<No devo entrare>>
<<Non essere testardo Horn!>>
Ma Horn non ascoltò North e dandogli le spalle cercò di aprire le porte di Yeur.
North lo trattenne per una zampa e preso dalla paura che potesse essere scoperto lo ferì gravemente sul dorso.
Sèitr lo guardò con timore e spiccò il volo per andare da Bestor… ma North ormai accecato da quel gesto sferrò un attacco mortale su Sèitr, che cadde per terra, morente, fuori dalla fortezza di Ailar.
Nel frattempo Sacor uscì e, vedendo l’orrenda scena, impaurito esclamò: <<North! Avevi detto che non avremmo dovuto uccidere nessuno>>
<<Mi hanno costretto loro, tu non uscivi, volevano entrare… ora sbrigati non c’è altro tempo da perdere>>
Shila nel frattempo stava facendo rientro ad Ailar. Matgar e Atma erano al sicuro.
North spiccò il volo e vedendo in lontananza Shila la afferrò trascinandola nella loro folle decisione.
<<Lascia che ti spieghi Shila! Lo so che hai capito le nostre intenzioni ma non faremo altro male. Vivremo per sempre>>
<<Eravamo felici. Non ci serviva altro! E tu, North, pensa ad Atma, ai tuoi figli, a tuo padre… all’immenso dolore che gli stai procurando>>
North tacque e cambiando direzione ritornò ad Ailar.
Bestor era arrivato alle porte di Yeur e vide la triste scena:
<<Horn! Parlami, ti prego, cerca di restare sveglio>>
<<Potente Bestor, abbiamo fallito ed i nostri nemici erano proprio tuo figlio e il tuo cavaliere… Perdonaci…>>
Bestor tacque, caricò Horn sul suo dorso, con molta premura ma gli piombò addosso North.
<<Figlio mio! Questo tradimento, perché?
Credevo di averti infuso saggezza e onore.
E tu, Sacor, eri il mio protetto…>>
Non dissero nulla, lo guardarono con freddezza. Shila scosse Sacor, lui era pietrificato, immobile e stringeva a sé il Cristallo.
<<Posalo Sacor, ascoltami, ritorna in te…>> lo pregava Shila, piangendo
<<Lo faccio per te, per noi…>>
Poi North lo fermò
<<No, non ora… mettiti al riparo con il cristallo e poi allontana quella donna è solo di impiccio. Aspetta prima voglio toccarlo…>>
North si preparò a combattere con Bestor, che incredulo accusò il primo forte colpo del figlio.
<<Nooooo, Bestor>> urlò Shila
<<Shila scappaaa…>> le disse Bestor
North un colpo dopo l’altro indebolì Bestor il quale non voleva contro battere i colpi del suo unico figlio.
Per lui avrebbe dato la sua vita ma questo North non lo aveva mai capito.
Shila scappò.
Bestor spiccò il volò portando Sacor con sé.
Bestor e Sacor scomparvero.
North ancora più feroce, alzandosi in aria, con un colpo rase al suolo Ailar.
Da Ailar si diresse ad Hilo.
Atheros lo accolse calorosamente ma lui, accecato dal potere gli squarciò il petto e fece fuoriuscire un fulmine dalle sue zampe che distrusse Hilo.
Poi volò verso Tarà. Non trovando Atma e i suoi figli scaricò una serie di fulmini su Tarà, il cristallo al solo tocco gli aveva donato, purtroppo, parte del suo potere e quei fulmini segnarono la fine di tutti i sacrifici e le gioie vissute su quel regno… Tarà andò in fumo…
Volò verso Nyra, anche Nyra era deserta, c’erano solo Bestor e Sacor.
<<Ah Sacor! Hai fatto un buon lavoro. Ora vieni dal potente North e restituiscigli quello che gli appartiene>>
<<Fuggi, Sacor! Va da Shila, proteggi Atma!>> urlò Bestor.
Sacor, invece, si nascose e fece rotolare il cristallo. Bestor lo intravide e per paura di colpirlo non lottò con tutte le sue forze ma, forse, era una scusa, sperava che North ritornasse in sé.
North recuperò il Cristallo.
<<Padre! Credo che questa sia la tua fine. La fine del potente Bestor distrutto da un insignificante drago. Ho sempre vissuto dietro la tua ombra, ora è arrivato il momento di cambiare le cose>>
<<North ma che dici? Tu sei potente, hai tutto, sarai il mio successore… saggio e forte!>>
<<Menzogne! Tu, Atheros, Matgar e Gramzon avete tramato alle mie spalle e con il giuramento mi avete tolto il permesso del potere assoluto. Muoriiiii oh potente Bestor>>
E gli sferrò il primo colpo.
Sacor allora uscì nuovamente allo scoperto e, facendo credere a Bestor di volerlo aiutare, sottrasse il Cristallo di Luce a North, il quale avendo capito le sue intenzioni lo lasciò fare…
Allora Bestor raccolse, a malincuore, le sue ultime forze, anche il tradimento di Sacor lo aveva indebolito ma riuscì comunque a sferrare colpi spaventosi, del resto era ancora il re dei fulmini.
North non si lasciò intimidire, certo che aveva Sacor dalla sua parte, lo guardò.
Sacor saltò sul dorso di North e, mentre si allontanavano, lanciò con tutte le sue forze il Cristallo su Nyra tra le urla di Bestor che, disperato, li pregava di avere almeno pietà per Atma, i suoi nipotini e per Shila.
Questo fu il destino di Nyra, antico regno dei draghi d’oro.
Purtroppo di questo grandioso regno non rimase nulla e la Luce del Cristallo portò via con sé anche Bestor.
Shila e Gramzon a distanza di tempo tornarono su Nyra.
Il Cristallo ancora diffondeva il suo potere e furono costretti ad allontanarsi.
Quando si spense, Shila, Matgar, Gramzon e Atma con i suoi figli, ormai adulti, ritornarono a Nyra.
Nyra era divenuta un puntino rispetto alla sua antica grandezza e splendore. Di Nyra rimase un pezzetto minuscolo di terra, una semplice pietra e un albero…
Shila incise su quella pietra una scritta in memoria di Bestor.
Atma intravide un luccichio e, guardando bene, lì c’era un robusto ed affilato artiglio, doveva essere di Bestor, lo raccolse e avvicinandosi ai suoi figli narrò la storia di quel potente drago, il loro nonno che tanto gli amava… e gli parlò anche di Atheros, l’altro nonno, un po’ meno potente ma con un cuore grandissimo…
Shila raccolse quel pezzettino di luce che continuava a brillare, lo scrutò e poi lo lasciò lì, dove era giusto che stesse… poi andarono via con la speranza di un futuro migliore…
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