MickeySmash
MickeySmash
Acrilici su tela, cm 91x76x4
Super eroi a Bin City
Il messaggio nell’opera
Nel 1962 in piena guerra fredda nasce Hulk. Dalle stesse parole del suo creatore Stan Lee Bruce Banner, ispirato dalla combinazione di “Frankenstein” e “lo strano caso del dr Jeckll e il signor Hyde”, e’ un fisico nucleare trasformato in un selvaggio energumeno durante un esperimento nucleare, e l’ennesimo esempio di mostro suo malgrado.
Nel suo dualismo intrinseco incarna perfettamente l’arroganza della scienza che, se al servizio del potere, vuole prevaricare le leggi della natura, e allo stesso tempo la rabbia della gente comune che, senza potere decisionale, ne subisce le conseguenze.
Come gli Zombie di Romero (anch’essi in origine frutto di radiazioni di un esperimento andato male) non è difficile assurgerlo a simbolo dei moti di ribellione che dal ‘68 in poi hanno scosso, in maniera forse a volte discutibile, la nostra società nel tentativo di cambiarla.
Amo Walt Disney e la potenza espressiva dei suoi personaggi. Ma non resta difficile identificare Topolino come personaggio icona della falsa “American way of Life”: nascosta sotto la bandiera di una presunta libertà e composta da piccoli (eticamente) uomini manipolatori dai grandi poteri occulti.
Piccoli uomini di grandi gruppi bancari che stampano denaro e generano inflazione per governi di piccoli uomini che scatenano guerre, povertà e fame con il supporto delle grandi multinazionali, che producono vacuità anestetizzanti in nome della società dei consumi (come telefonini, I-pad etc…).
E se già negli anni ‘70 si ironizzava che “la rivoluzione russa”, beh ora è definitivamente KO, stesa dagli acquisti compulsivi e dai social network che hanno sostituito i valori tradizionali isolandoci.
di Pietro Otello Romano
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