Il Giornalino della Domenica
Un settimanale d’altri tempi
Curiosando tra i libri dei mercatini dell’usato, capita spesso d’imbattersi in vecchi manoscritti, lettere private e cartoline ingiallite dal tempo.
Osservando poi con maggiore attenzione spuntano foto, locandine pubblicitarie e quaderni di scuola di decenni e decenni or sono; e allora tra quella montagna di ricordi, pensieri e progetti appartenuti a una società oggi scomparsa si continua a frugare, nell’illusione forse di entrare in contatto con un pezzetto di passato.
E’ proprio sulla scia di questa sensazione che abbiamo preso tra le mani una rivista, talmente consumata che sembrava sgretolarsi tra le dita.
La copertina riporta un titolo e dei riferimenti: “Il Giornalino della Domanica” anno 1908. Non ci abbiamo pensato su due volte a considerarlo una reliquia di un passato comune e l’abbiamo portato a casa.
Si tratta di un numero del settimanale per bambini creato il 24 giugno 1906 da Luigi Bertelli (autore del Giornalino di Gian Burrasca), alias Vamba, in quel di Firenze.
Il giornalino si vendeva in abbonamento, ed ebbe molto successo.
Oltre allo stesso Vamba, vi pubblicarono articoli scrittori e scrittrici celebri quali: Edmondo de Amicis, Luigi Capuana, Grazia Deledda, Ada Negri, Emilio Salgari, Antonio Beltramelli, Luisa Macina Gervasio (nota come Luigi di San Giusto).
Le illustrazioni erano eseguite dai migliori disegnatori dell’epoca come: Antonio Rubino (autore appunto delle copertine riportate qui), Giuseppe Biasi, Mario Mossa De Murtas, Filiberto Scarpelli, Umberto Brunelleschi, Marcello Dudovich, Sergio Tofano.
Nel 1925, confluì nel Giornalino della Domenica, comparendovi in seguito come un inserto autonomo, la rivista Giro Giro Tondo, fondata nel 1921 da Antonio Beltramelli.
Dopo alterne vicende ed interruzioni cessa definitivamente le pubblicazioni nel 1927.
La struttura del settimanale includeva rubriche culturali e d’intrattenimento: lo spazio della poesia, quello della musica, una sezione per i giochi, per le curiosità scientifiche, per i romanzi a puntate.
…E ancora uno spazio per le strisce a fumetto sulle disavventure di un simpatico prsonaggio, quello dove si imparavano parole e oggetti nuovi, e quello dedicato agli eventi culturali, come letture di libri o sceneggiati teatrali.
La pagina che ci ha colpito di più, però, è stata quella della corrispondenza con i lettori, proposta in modo creativo come la bottiglia del naufrago.
I lettori erano invitati a scrivere quello che passava loro per la testa e ad affidarlo alla bottiglia delle chiacchiere (il Giornalino). Chi avesse desiderato rispondere a dei messaggi avrebbe potuto farlo citando il riferimento della persona alla quale rispondeva, un po’ come funziona con i moderni social.
Ovviamente, il contenuto di questi messaggi era per lo più di carattere giocoso, come si verifica oggi per la maggior parte di post 🙂
Con questo articolo vogliamo ricordare Il Giornalino della Domenica come un piccolo gioiello di intrattenimento, arte e cultura di oltre cento anni fa.
Il nostro blog rende omaggio a un suo antico bisnonno!
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