Ghiaccio nelle vene
In un angolo della mente si nasconde un bambino insicuro.
Fuori casa scoprì la durezza dell’essere diversi dalla massa.
Quando tutto era un gioco di paure sotto il letto.
Quando imparava le parole che nessuno gli aveva mai detto.
Quando gli insulti calavano come l’ascia del boia.
Quando la solitudine era amica e tutti la chiamavano noia.
I primi passi nel mondo furono un giro all’inferno.
La paura di un pensiero, di uno sguardo, di un sorriso.
Il riflesso nello specchio era suo quel viso?
Dov’era la spensieratezza di quell’età innocente?
Perché i ricordi bruciano nella mente?
Fumi neri che appannano dissipano la ragione.
Mentre cresceva con il dubbio di essere solo un errore.
Vi applaude col sorriso quel povero bambino.
“Grazie a tutti quanti” e se ne và con un inchino.
Stringe la corda, il fiato è poco, la paura abbonda.
Ha paura che la vita vinca ancora una volta.
Una goccia dagli occhi racchiude tutte le pene.
Cade nel vuoto e arriva il ghiaccio nelle vene.
In un angolo della mente c’è ancora quel fanciullo.
Ha imparato a trasformare in emozione ogni insulto.
Ha imparato che il mondo è un circo pazzo tra la folla.
“Venghino signori a veder lo strano scherzo!”
“Guardate cosa nasconde la maschera del pagliaccio!”
Ecco il sorriso, è questo il trucco, ecco l’inganno!
La maschera non è altro che il riflesso del vostro danno.
Consapevoli assassini con lame di parole.
Serpi libere nel giardino dell’eden.
Nessun germoglio è nato dal vostro odiato seme.
Nulla scorre è solo ghiaccio nelle vene.
Stringe alla gola, sì, stringe alla gola il laccio intriso di parole dolorose che graffiano scarnendo strato dopo strato la pelle, fino all’anima. Straziante è l’urlo di chi nulla ha potuto, giuste le accuse a questo mondo ingiusto dove i valori sono rovesciati.