Capitolo 19. Un po’ di spiegazioni

CAPITOLO 19°

Un po’ di spiegazioni

«Torniamo a Toran ad attendere Oscar e Karin così vi spiegherò ogni cosa.»
«Che paura Baulino, all’improvviso un vento fortissimo ha richiuso la mia porta e non si apriva più!»
«Ora va tutto bene, non preoccuparti, ci sono io con voi.»
«Menomale che sei ritornato, cos’ha detto Nhel?» chiese Leodor.
«Ci sono tante cose da spiegare, ma prima dobbiamo portare la pozione a Rillith. Così poi parleremo con più tranquillità.»
«Saranno tornati?»

«Non sento la loro presenza. Andiamo comunque a Toran per riposarci. Voi avete da riferire qualcosa?»
«No nulla, per fortuna Lemuria non si è risvegliata anche se il tempo a quanto pare ha ricominciato a scorrere, era notte ora è l’alba di non so quale giorno. Quanti giorni sono trascorsi? A parte quelli nel tunnel che non contano?»
«Due intere giornate, siamo all’alba della terza, cara Hea. E non avete per nulla dormito. Riposate un po’!»

«Già!» esclamò Hea.
«Vieni Leodor, dormiamo un po’.»
«Vicini?» esclamò Leodor, arrossendo.
«E che sarà mai, siamo come fratelli…» esclamò assonnata Hea.
«Se lo dici tu…»

Baulino li osservava, sorridendo tra sé e sé. Poi si rivolse a Leodor: «Non è che per caso ti piace un po’ Hea? Eh, Leodor?»
«Ma cosa vai a pensare! Io dormo!»
«Allora perché non ti sei messo vicino a lei?»
«Per stare più comodo. Dormi anche tu Baulino, che è me-ùglio…» poi si girò dall’altra parte e si addormentò subito.

Intanto Karin e Oscar erano ancora in viaggio.
«Che viaggio lungo! Non terminava mai questo portale…»
«È vero Oscar, hai ragione. Qui è tutto buio…»
«Estraggo la spada…»
«No, fermo Oscar. Non estrarre la tua spada, non qui, sarebbe un bel guaio se si accorgessero della vostra presenza.»

«Ah Luiné! Finalmente, ora vediamo qualcosina in più.»
«Sì Oscar, non potevo allontanarmi prima, avrei destato sospetti.»
«Ciao Luiné!»
«Ciao Karin, ma sei diventata una signorinella, che bella che sei!»,
«Grazie Luiné…»
«Anche tu Oscar, sei cresciuto tanto, quanti anni avete?»
Oscar sorrise arrossendo.
«Io dodici e Oscar sedici.»

«Mamma mia, siete già grandicelli. Allora ragazzi, adesso ditemi tutto, cosa sta succedendo?»
«Asia, una follettina di Anarion-Isira, a quanto pare è stata sconfitta e Rillith se ne sta prendendo cura ma le mancano le forze ed è crollata. Anarion-Isira sta per scomparire e abbiamo bisogno della tua fantastica pozione, due bottigliette per l’esattezza…»
«Ho capito Oscar. Quanto tempo abbiamo a disposizione?»
«Non lo sappiamo, Baulino non ci ha detto nulla riguardo al tempo.»
«Già… Luiné. Karin ha ragione, non lo sappiamo.»

«Il problema è che ho bisogno di tre giorni, forse quattro, per poterla preparare, a quanto pare la situazione è grave e non basta la semplice pozione che di solito faccio come bevanda per riprendersi dalle battaglie dove gli elfi sono vincitori.»
«E ora? Sono tanti, dobbiamo anche avvisare Baulino…» disse Oscar.
«Sì, sono tanti Luiné» ribadì Karin.

«Non so come aiutarvi…» esclamò, dispiaciuta, Luinè.
«Andrò ad avvisare Baulino. Karin resta qui, Luinè mettiti all’opera, non perdiamo altro tempo.»
«Agli ordini!» esclamò sorridendo Luiné.
Così Luiné riaprì il passaggio e Oscar vi scomparve dentro.

«Posso esserti d’aiuto, Luiné?»
«Vediamo un po’, forse sì. Siamo dentro la luna, raccogli la polvere del nucleo lunare che ci circonda e mettila in queste bottigliette, renderà la nostra bevanda più efficace. Io tornerò in superfice e preparerò il resto; fa’ attenzione però, raccoglila in maniera superficiale utilizzando questa specie di cucchiaio, non andare troppo in profondità, potresti innescare dei forti sbalzi temporali nel nostro regno.»

«Ok, ne raccoglierò un bel po’ e farò molta attenzione. Grazie Luiné, Rillith dovrà sapere quanto stai facendo per lei e per noi.»
«Penseremo anche a questo ma ora l’importante è che si riprenda e con lei Anarion-Isira.»
Karin le sorrise e iniziò a raccogliere la polvere lunare.

Intanto, nel passaggio, Oscar: «Oh mamma! Cos’era quello, eh Falcon?»
Falcon emise un forte fischio.
«E certo, mica ti capisco? Chiederò a Baulino una volta arrivati. Eccoci a Toran, il viaggio di ritorno è sempre più corto» esclamò Oscar.
«Ehi Oscar, fratellino mio!»
«Hea, dov’è Baulino?»
«Non lo so, mi sono addormentata e anche Leodor a quanto pare… e Karin?»
«Luiné ha bisogno di tre, quattro giorni per creare la pozione, è rimasta lì e io sono venuto ad avvisarvi.»

«Ah eccoti, tutto bene?»
«Certo Baulino, dov’eri?»
«Fuori, è passata un’altra giornata.»
«Si è risvegliata Lemuria?»
«Per fortuna no Oscar. Allora la pozione sarà pronta fra circa quattro giorni?»

«Sì Baulino, sono tanti?»
«Mi auguro di no.»
«Speriamo…»
«Già Hea, dobbiamo solo sperare» disse Baulino.
«Ehi Oscar! Sei tornato?»
«Sì Leodor, ben svegliato…»
«E Karin?»
«Con Luiné. Ci vorranno un po’ di giorni per la pozione.
Ah Baulino, prima ho visto un essere strano nel passaggio, Falcon lo sa ma io non capisco i suoi versi.»

Allora Baulino si rivolse a Falcon che emise un suono fortissimo.
«Ho capito, si è scombussolato tutto. Per fortuna i Macil hanno vita breve all’interno della luna, perché la luna sprigiona microscopici organismi dannosi per la loro vita.»
«Eh? I Ma… che?» esclamò Oscar.

«Ascoltatemi. Asia e Myku hanno affrontato i Macil oscuri, creature di un’altra dimensione, nativi di Ánië Sing, una dimensione lontana anni luce dalla nostra e che ora è vicina per la morte di una stella di Sil Marwen che ha creato un vortice. Purtroppo non tutti i regni hanno autodifese e quindi dobbiamo stare molto attenti, anzi quel vento che soffiava su casa di Hea è un bene che non si sia allontanato da Lemuria perché ha creato una specie di barriera protettiva contro quelle creature oscure.»

«E se dovessero riuscire a invadere il mondo? I regni?» chiese Oscar.
«Finché l’equilibrio resterà stabile non ci sarà pericolo, per questo dobbiamo affrettarci, manca pochissimo. Siamo a un passo dall’instabilità…»
«Che aspetto hanno queste creature? Come possiamo combatterle se dovessero invaderci?»
«Sono fatte di aria, aria nera, Leodor. Assumono svariate forme, a volte sono solo raffiche di vento oscuro. Si combattono con tenacia e tanta forza di volontà, ma soli non potreste mai affrontarli.»

«Come si sono formati?» chiese Hea.
«Che ci crediate o no, sono usciti dall’animo di North e sono stati racchiusi in quel regno parallelo.»
«Quindi l’animo di North è puro?» chiese Oscar.
«Non lo so ragazzi, io North non l’ho mai conosciuto…»
«North potrebbe essere vivo?»
«Leodor, non so darti una risposta ma se così fosse sarebbe un’assurdità, dove dovrebbe essersi nascosta una creatura della sua stazza. Credi che non sarebbe giunto nuovamente sulla sua terra per ricominciare?»

«Ha ragione Baulino, Leodor, pensaci. Noi siamo in questa piccola isoletta ma non credi che avrebbe portato scompiglio negli altri regni? O mondi?»
«Magari ora lo sta facendo?»
«No Hea… North, molti anni dopo la battaglia contro Bestor, recandosi a Ánië Sing, stando a quanto mi è stato detto, ha fatto un patto con la terra. Essa è entrata dentro North pulendolo da ogni male e da essa stessa si sono generati i Macil che sono stati rinchiusi in quella dimensione. Non credo c’entri North in tutto questo. Forse oggi North non è neppure più in vita…»

«Non era immortale?»
«Oscar sono particolari che io non ho mai saputo, ma a questo punto non credo proprio che North fosse immortale; forse il Cristallo non gli ha dato questo privilegio, date le sue intenzioni…»
«Inizio a non capirci più nulla.»
«A chi lo dici, Leodor…»
«Anche io ma ora cosa facciamo?»
«Hea credo che dobbiamo restare qui e attendere. Anzi, Oscar è meglio che ritorni da Karin.»
«D’accordo Baulino.»
«Di’ a Luiné di cercare di affrettare i tempi. Capisco che c’è bisogno di una pozione potente ma il tempo è poco…»
«Ok Baulino.»

«Apri il portale, sorellina?»
«Stai attento…»
«Tranquilla, Hea.»
«Uh! Vedi, Zerì vuole comunicarti qualcosa…»
«Lo vedo Leodor, non mi ha mai fatto queste “fusa”.»
«Vuole che porti a Karin il ciondolo con il disegno.»
«Ah ecco! C’era un secondo fine. Grazie Baulino, per l’interpretazione. Tranquilla piccola Zerì, tornerà presto la tua Karin.»
Oscar prese il disegno che ritraeva Zerì e Karin da piccole, accarezzò la lunga chioma di Zerì e poi nuovamente sparì in quel buio passaggio insieme a Falcon.

«Baulino?»
«Dimmi Leodor.»
«Karin è in pericolo? Prima hai detto che i Macil… bé stavano nella luna…»
«Tranquillo Leodor, ho anche detto che la luna sprigiona dei micro organismi dannosi per i Macil, esattamente si chiamano Besyn. Appena un organismo dannoso attacca il nucleo lunare loro li neutralizzano.»
«Mmmh… scusa Baulino, allora non si potrebbe fare in modo di attirarli nel nucleo lunare e sconfiggerli una volta per tutte? Perché non ci hanno pensato prima?»

«Ti spiego Leodor, per quanto siano pericolosi per noi e i nostri regni, nel loro regno svolgono una funzione importante, cioè quella di mantenere l’equilibrio tra male e bene e quindi fare in modo che il male non oltrepassi il loro regno.»
«Allora perché Asia e Myku hanno dovuto affrontarli?»
«Per via del vortice, non li hanno uccisi, non era quello il loro compito. Il loro compito era richiudere il vortice ma sono stati attaccati e quindi si sono visti costretti a lottare. Asia stremata ha perso le forze. Tutto chiaro ora, Leodor?»

«Più o meno. E Myku ora è solo?»
«No… non si lascia mai un elfo a lottare da solo. Il vortice si sta per richiudere ma alcuni Macil evidentemente sono riusciti a scappare.»
«Speriamo finisca tutto e speriamo che Anarion-Isira ritorni il regno rigoglioso di un tempo.»
«Tranquilla Hea, se la pozione funzionerà tutto si aggiusterà. Certo, Rillith e Asia avranno un gran da fare ma almeno saranno di nuovo tra noi.»

«Facciamo una passeggiata alla cascata, Baulino?»
«Certo Hea, vieni Leodor?»
«Sì sì… portiamo la piccola Zerì?», la cavallina iniziò a girare intorno a Leodor per la contentezza.
Poi si diressero alla cascata di Rillith.
Oscar raggiunse di nuovo Luiné e Karin.
«Allora Karin? Che fate? E Luiné?»

«Io ho appena terminato di raccogliere polvere di nucleo lunare, Luiné è ritornata in superfice.»
«Polvere di che? A cosa serve?»
«A rendere ancora più potente la pozione.»
«Capisco…»
«Che si dice a Lemuria?»
«Il tempo è ripartito ma ancora tutti dormono, per fortuna aggiungerei. Per il resto tutto uguale. Ah… Zerì mi ha dato questo…»
«Uh ma siamo io e lei da piccole! Guarda che cucciola che era. Questo disegno lo feci per ringraziarla di tutto l’affetto che mi diede fino a quando Rillith non ha preso quella decisione. Non è che ora non me ne dia ma anche lei è triste ed è diventata più solitaria. Però lo ha conservato… che cara! Oscar?»

«Dimmi…»
«Credi che funzionerà?»
«Deve funzionare. Altrimenti… non lo so… forse smetteremo di avere desideri e tutto svanirà, e con loro Baulino, Rillith e tutto quello che appartiene ai loro regni.»
«Io non voglio…»
«Neanche io, speriamo che Luiné faccia in fretta; inoltre fa anche freddo qui.»

Dopo questa affermazione di Oscar, Falcon, si avvicinò ai due ragazzi e aprì la sua enorme ala facendogli intendere di cercare riparo dentro di essa.
Oscar e Karin si sedettero al suo fianco, lei richiuse delicatamente l’ala e riscaldandoli li fece addormentare.

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di Annalisa Vozza

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