Elena Gavioli
È una quasi trentenne che vive nell’era del digitale ma che non riesce ad arrendersi all’uso degli e-reader. Ama i libri, le biblioteche, le librerie. Ama il concreto. Si occupa di quello che è il contenuto del libro: il testo. Un buon libro, per poter essere percepito come tale, prende forma attraverso un intrigante contenuto narrativo, e una piacevole esposizione dello stesso.
Ha studiato cinematografia e fotografia.
È un’appassionata di viaggi, fonte inesauribile di ispirazione. Non ama parlare di se, ma, in qualche modo, la scrittura riporta sempre qualcosa di autobiografico.
In questo blog Elena ha curato una mini rubrica dedicata alla scrittura.
Bottega di editoria: si tratta di una rubrica nella quale verranno raccontati metodi, esercizi e idee relative al processo creativo che precede e accompagna la scrittura.
Gli articoli potranno fungere da lampadina per chi vorrebbe scrivere una storia ma, magari, non sa come organizzare le idee, come stimolare la fantasia o da dove prendere spunto per creare.
Gli argomenti trattati potrebbero essere d’interesse anche per lettori appassionati, che potrebbero chiedersi in che modo nasce una storia o da dove attinge lo scrittore per poter creare racconti appassionanti.
Chi volesse un parere o un consiglio potrà inoltrare il proprio elaborato al seguente indirizzo di posta:
info@elenagavioli.it
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Scrittura creativa e metodo Stanislavskij
Scrittura creativa e metodo Stanislavskij possono coesistere? Il metodo può essere adattato e applicato alla scrittura? Mi sono fatta un’idea a riguardo e credo che, per far in modo che il cerchio sia completo, bisognerebbe aggiungere, almeno, un
Facciamo un esperimento
Il racconto breve Proviamo a mettere insieme i pezzi. Nel precedente articolo abbiamo parlato della possibilità di scrivere lo stesso pezzo in diversi modi e con diversi stili. Ora vediamo quali potrebbero essere gli elementi che meglio si adattano
Avete mai letto il testo “Esercizi di stile” di R. Queneau?
Io trovo che sia fantastico. Umberto Eco ci presenta il libro con queste parole: “Un episodio di vita quotidiana, di sconcertante banalità, e novantanove variazioni sul tema, in cui la storia viene ridetta mettendo alla prova tutte le figure
SE C’E’ UN INCIPIT, C’E’ ANCHE UN EXCIPIT, ma solo per cause di forza maggiore
Che differenza c’è tra FINE e FINALE? Abbiamo parlato di incipit ed ora, per conseguenza logica, possiamo parlare di excipit. Che differenza c’è tra fine e finale? Le definizioni da vocabolario sono le seguenti: Fine (1) /’fine/ [lat. Fine di
PARLIAMO DI "INCIPIT IN MEDIA RES"
L’incipit, l’inizio, l'incomincio. Quali sono le parole giuste per iniziare a scrivere un racconto? Quali termini è giusto utilizzare e quali invece è necessario, o auspicabile, omettere all'interno dell'incipit? Da qualche anno a questa parte,
IL DIARIO: PERCHÈ AVERNE UNO?
"Consigli a un aspirante scrittore" Virginia Woolf, nel suo testo "CONSIGLI A UN ASPIRANTE SCRITTORE", ci dice più volte quanto sia importante trarre ispirazione da ciò che ci circonda, da altri testi, da ciò che noi siamo e viviamo. La scrittura è