Tramonto
Paul Celan come voce dialogante
da “Papavero e memoria”
L’autunno mi bruca dalla mano la sua foglia: siamo amici.
Noi sgusciamo il tempo dalle noci e gli apprendiamo a camminare:
lui ritorna nel guscio.
Nello specchio è domenica,
nel sogno si dorme,
la bocca fa profezia.
Il mio occhio scende al sesso dell’amata:
noi ci guardiamo,
noi ci diciamo cose oscure,
noi ci amiamo come papavero e memoria,
noi dormiamo come vino nelle conchiglie,
come il mare nel raggio sanguigno della luna.
Noi stiamo allacciati alla finestra, dalla strada ci guardano:
è tempo che si sappia!
E’ tempo che la pietra accetti di fiorire,
che l’affanno abbia un cuore che batte.
E’ tempo che sia tempo.
È tempo.
Paul Celan
-Salvatore:
TRAMONTO
Il passato
non è la pagina
che si volta
quando hai finito
di sudare vita,
ma il tatuaggio
che ti si fissa
nelle ossa.
Sei VERO
ricorda
ed ogni lotta vale
per rimanere tale
di Salvatore Angius
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