Herman Melville – Venezia

VENEZIA

2 aprile, giovedì

– Colazione al Florian alla svelta. Entrato in S. Marco. L’interno appare sontuoso, un aspetto fumoso. Son rimasto deluso. Si riparava la cupola – un’impalcatura.

Al Rialto. Su per il campanile. In gondola al Canal Grande e intorno alla Giudecca. Pranzo. Passeggiata a S. Marco. A letto.

Non c’è luogo migliore della piazza S. Marco per divertirsi. Una pubblica sala da ballo – senza orario. Luci. Signore che prendono rinfreschi all’aperto (la mattina fanno colazione dalla parte del sole). Musicisti, cantanti, soldati. Scenario perfetto. Bella architettura.

A sera ho incontrato a Palazzo Ducale (la Corte) un affabile giovanotto (Antonio) e l’ho ingaggiato perché mi faccia da guida domani.

Herman Melville, “Diario italiano” 1857, trad. Guido Botta

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