Heinrich Heine – Verona

 

VERONA

Quando visitai l’Anfiteatro, vi si teneva spettacolo. In mezzo era stato eretto un palco sul quale si recitava una farsa italiana, e il pubblico sedeva all’aria aperta, chi sugli sgabelli, chi sulla gradinata dell’antico circo.

Anch’io mi sedetti e vidi Brighella e Tartaglia far baruffa, là dove gli antichi romani avevano assistito alle lotte tra belve e gladiatori.

In alto, il cielo, coppa di cristallo azzurro, era lo stesso di allora. Truffaldino rideva, Smeraldina gemeva, poi venne Pantalone e unì loro le mani.

Il pubblico applaudì e sfollò contento. Tutto lo spettacolo non era costato una goccia di sangue.

Heinrich Heine “Impressioni di Viaggio (1824-1828)”, trad. Bruno Maffi

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