Fra i ponti della Senna
Che sfortuna! – sospirò Jacques mentre osservava la città da sotto il ponte.
Di che ti lamenti? – gli rispose Antoine.
Non abbiamo nemmeno una casa…
E allora? Abbiamo tutta Parigi per noi, cambiamo stanza ogni notte e ogni giorno ci risvegliamo con un panorama nuovo, non sei contento?
Abbiamo solo questo cappotto, vecchio e rattoppato…
Così non ci dispiacerà buttarlo, adesso che arriva la primavera!
Non abbiamo neppure un paio di scarpe chiuse…
Meglio, così non ci puzzeranno i piedi!
Ma, insomma! – si spazientì Jacques – A te va sempre bene tutto? Non ti senti mai triste?
Qualche volta – gli rispose lui guardando la Senna correre veloce – Quando dopo aver suonato il sassofono per la mia Marie qualcuno mi offre una moneta, e non è che mi offenda per quel gesto, mi rammarico con me stesso, perché non sono riuscito a far capire a chi l’ha lanciata che non suonavo per lui, ma per amore.
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