Le Idi di Diana

Silvarum patrona et domina, Diana es.

(Diana, sei la protettrice e la signora dei boschi.)

Oggi voglio raccontarvi qualche perla di paganesimo, la religione che apparteneva ai nostri antenati e che è stata cancellata e sostituta dalla religione cristiana.

Ai Castelli Romani però ancora potrete trovare tracce di questi culti, che sono riusciti a sopravvivere nei secoli sfidando uomini, intemperie e terremoti e molto molto altro…come il Mitreo di Marino e il Tempio di Diana a Nemi.

Ed è proprio della Dea Diana che voglio raccontarvi.

Nell’articolo precedente mi ero dedicata al Tempio, ma ho solo accennato il culto della Dea.

Ma come si adorava e festeggiava questa bellissima Dea? Con i Nemoralia.

Le Idi di Diana o Nemoralia era una delle feste religiose e civili più importanti dell’epoca preromana e romana. Veniva celebrata il 13 di agosto presso il santuario Nemi, luogo di culto e riunione delle genti latine. Gli schiavi partecipavano insieme agli uomini liberi, Diana infatti veniva considerata la Madre di tutti, senza alcuna distinzione.

Dipinto di Frederic Leighton

Questo luogo era testimone del cruento rituale di sacerdozio del Rex Nemorensis, “Re di Nemi” sacerdote della Dea Diana Aricina che risiedeva nel sacro bosco nei pressi del lago di Nemi.

In onore della Dea venivano fatte processioni lungo la via sacra fino ad arrivare al Tempio; tutti erano muniti di torce accese e le donne adornavano capelli e vestiti con i fiori.

Ci sono varie fonti storiche che narrano questa festività; degne di nota sono i “Fasti” di Ovidio che ne descrive le fasi.

Ovidio racconta cosi:

“Nella Valle di Ariccia, c’è un lago circondato da scure foreste ritenuto sacro da un culto sin dalla notte dei tempi. Lungo un muro sono appesi molti pezzi di filo intrecciati e molte tavolette sono poste come dono alla Dea. Spesso donne a cui diana ha risposto alle preghiere, con una corona di fiori sulla testa camminano verso Roma portando una torcia accesa”.

Ovidio è nato nel 43 a.C. e utilizza il termine “sin dalla notte dei tempi”, questo ci fa capire che il culto di Diana è molto antico e tramandato dalle varie generazioni.

Un’altra fonte interessante è Plutarco che descrive una parte diversa del rituale che consisteva nel lavarsi i capelli con le acque del lago e adornarsi con fiori i vestiti.

Le offerte potevano esser fatte in vari modi: venivano scritti dei messaggi su dei nastri, poi legati ad altari o alberi con un fiocco; oppure venivano donate piccole statuine di terracotta o di pane raffiguranti parti del corpo che necessitavano di cure, o piccole immagini di madri con figli, o ancora piccole statue di raffiguranti cervi; anche danze e canzoni erano sempre ben accette dalla Dea.

Successivamente la cultura romana venne sempre più affascinata dalla Grecia e quindi fu quasi inevitabile per l’italica Diana venire fusa con la sua controparte greca Artemide, non solo per le loro evidenti similitudini, ma anche perché col diffondersi del culto serviva una solida base storica che ne aumentasse il prestigio.

Con l’ellenizzazione venivano fatte altre offerte come l’aglio alla dea Hecate, che era spesso associata a Diana/Artemide in quanto divinità lunare: Ecate luna calante, Diana luna crescente, Selene luna piena.

Hecade

Selene

Diana

Catone Il Vecchio (onorato censore di Tusculum) nel 170 a.C. narra che la fondazione del Tempio di Diana sull’Aventino, voluto dal Re Servo Tullio per accentrare il potere politico, religioso e culturale a Roma, risale al VI secolo a.C.
E ci dice anche che le celebrazioni della Dea avvengono nelle Idi di agosto, successivamente alle “Feriae Augusti” dall’Imperatore Ottaviano nel 18 a.C. da cui il termine odierno ferragosto, ovvero la festa dell’Assunzione.

Facendo un salto nel passato di circa duemilacinquecento anni fa, ad agosto, avremmo visto lunghe processioni di torce e candele sulle le rive dell’oscuro “Speculum Dianae” (lago di Nemi) dove le luci tenute in mano dai fedeli scintillavano riflesse nell’acqua mescolandosi alla luce della luna.

Il giorno avremmo visto le donne decorare il suo altare con fiori e offerte chiedendo aiuto e guarigioni insieme ai tanti pellegrini in visita al santuario

Con l’avvento del cristianesimo il tempio di Diana Nemorense fu abbandonato, spogliato dei suoi marmi e delle decorazioni, utilizzato come cava per materiali edili e infine dimenticato per essere poi riscoperto più di un millennio dopo.

Il culto di Diana, tuttavia, non si estinse del tutto con l’arrivo della nuova religione, soprattutto nelle campagne. Diana continuò a essere venerata dalla popolazione, fortemente osteggiata dalla Chiesa Romana, anche se parzialmente assimilata dall’iconografia cristiana.

Diana divenne la protettrice degli oppressi e dei deboli, adorata da focolai di pagani fedeli, nella sua manifestazione lunare, figura cardine di un fenomeno che prese piede nelle campagne italiane e che fu vivo e fervente fino al XIX secolo: la stregheria o la stregoneria.

Con incantesimi e rituali sopravvissuti nella tradizione folcloristica italiana, fino ad oggi, e con la figura di Diana e di sua figlia Aradia, come emblema della rivalsa del popolo contro il potere istituzionale il quale, era rappresentato dalla Chiesa Cattolica Romana.

Ancora oggi nelle rovine del Tempio di Diana Nemorense sorge un piccolo altare, il quale è ricoperto perennemente di offerte di fiori, frutti, candele, incensi ed ex voto di vario genere, da parte di pagani e turisti provenienti dall’estero, che omaggiano questa Dea da sempre cara al popolo e mai dimenticata.

Autrice: Dott.ssa Mariachiara Patriarca

Fonti e Fonti immagini
http://www.newtuscia.it/2018/08/09/nemoralia-le-idi-diana-dall11-al-13-agosto-nemi/
http://www.nemora.it/nemoralia/
http://www.dilucca.it/archivio-notizie/cronaca-a-attualita/spettacolo-e-cultura/23707-nellantica-roma-15-agosto-festa-di-nemoralia-il-festival-delle-torce-nel-bosco-e-nel-lago-di-nemi-sacri-a-diana-con-il-cruento-rito-dello-schiavo-re-di-nemi-da-queste-feste-quella-cristiana-dellassunta-la-befana-e-la-stregoneria
https://en.wikipedia.org/wiki/Nemoralia#/media/File:The_Syracusan_Bride_leading_Wild_Animals_in_Procession_to_the_Temple_of_Diana_by_Lord_Frederick_Leighton.jpg
https://lastnightspartiesandlastnightshorrorshow.wordpress.com/2014/08/13/nemoralia/
https://www.google.com/search?tbm=isch&q=artemide+dea&spell=1&sa=X&ved=0ahUKEwioubeg_aDhAhUWAmMBHZdPCkgQBQh3KAA&biw=1366&bih=608&dpr=1#imgdii=4XZ6QgI_a-3z5M:&imgrc=aeImeP-lnzwuAM:
https://dominalunae.wordpress.com/2015/08/13/silvarum-patrona-et-domina-diana-es/
https://it.wikipedia.org/wiki/Selene
https://www.romanoimpero.com/2009/12/il-culto-di-diana.html
https://www.ilcerchiodellaluna.it/central_Dee_Ecate.htm

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