Bonanno Pisano
Bonanno Pisano
Notizie fra il 1180 e il 1186 circa
Nel 1595 un incendio distrugge a Pisa le imposte bronzee del portale centrale del duomo. Va così perduta anche l’epigrafe, per fortuna tramandata da Vasari, in cui Bonnanus Pisanus dichiara nel 1180 di aver compiuto l’opera in un solo anno.
È questa la prima testimonianza dell’artista, un tempo ritenuto, senza fondatezza, anche architetto della torre di Pisa.
Nel 1185 Bonanno si firma ancora civis pisanus nella porta bronzea fusa in soli sei mesi, probabilmente a Pisa e inviata a Palermo per il duomo di Monreale doveancora si trova.
All’epoca il maestro pisano non è l’unico, nell’arte di fondere porte bronzee, a lasciare il suo nome: Barisano, ad esempio, si firma nelle imposte del duomo di Trani (1175) e in quelle di Ravello (1179).
A Bonanno va però il merito di aver rinnovato la tradizione italobizantina in questo campo conferendo unità narrativa alle diverse scene delle formelle istoriate.
Scomparso nell’incendio il portale “reale” del duomo di Pisa, restano altri due capolavori di Bonanno: la porta di San Ranieri nel transetto della stessa cattedrale, con storie evangeliche in venti riquadri, e la porta maggiore del duomo di Monreale, con quaranta scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
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